Oggi compie 70 anni un coach che è una leggenda della pallacanestro: Phil Jackson.
Attraverso tre decadi è riuscito a vincere la bellezza di 11 titoli come coach (che vanno aggiunti i due vinti da giocatore nei Knicks).
C'è chi dice che i primi 6 valgano tanto quanto gli scudetti vinti da Arrigo Sacchi: "Con quei giocatori li vincevo anche io."
La verità è che mentre Arrigo Sacchi si è fermato al calcio di rigore di Baggio nel '94, lo zio Phil, dopo aver manovrato col Joystick sua ariosità Michael Jordan, Scottie Pippen, Dennis Rodman e Toni Kukoč e vincendo con una facilità estrema due "three peat", dopo il ritiro di MJ ha lasciato Chicago per L.A. dove ha vinto altri 5 anelli coi Lakers e coccolando quello che poi è diventato l'unico erede di Jordan, Kobe Bryant, e riuscendo a gestire il difficile rapporto con quel bestione pacioso (si fa per dire) che risponde al nome di Shaquille o'Neill e centrando, indovinate un po', un altro personale "three peat".
Insomma, a quest'uomo non bastano le dita di entrambe le mani per mettersi tutti gli anelli che ha vinto...
Certo, ha avuto la somma ed immensa fortuna di allenare due delle squadre più forti di sempre ma, come dire, non è che i miracoli piovono dal cielo, certe cose bisogna anche guadagnarsele e, vincere 11 titoli da coach, nel difficilissimo ed estenuante campionato NBA, non è cosa da tutti...
Quindi auguri zio Phil per i tuoi 70 anni e 100 di questi giorni!
